Alcol e divieti, cosa ne pensano i giovani:
inutili nuove norme, facciano rispettare quelle vigenti
I giovani italiani sono piuttosto informati sulle norme che regolano il consumo di bevande alcoliche e in larga misura le approvano. Per quanto riguarda la guida, tema sul quale sono decisamente sensibili, i giovani sono anche generalmente propensi a rispettare le regole. Tendono invece ad aggirare il divieto di vendita e somministrazione di alcol a minori in luoghi pubblici, con sottointeso beneplacito degli adulti. Perché? In questo caso le norme informali sono in conflitto con le norme sociali e i controlli sono insufficienti.
Sono questi alcuni dei risultati della ricerca
Giovani, Alcol e Divieti.
La ricerca, promossa dall’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcol, è stata realizzata dall’Istituto di Ricerca Eclectica sotto la direzione di Franca Beccaria e la supervisione di Franco Prina dell’Università di Torino.
Attraverso 1.815 questionari online, la creazione di un web forum e la realizzazione di quattro focus group, sono stati intervistati – su un tema che li tocca da vicino ma sul quale raramente vengono interpellati – giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni residenti in diverse città italiane.
Sono stati così approfonditi conoscenze, opinioni e atteggiamenti dei giovani nei confronti delle leggi vigenti in materie di alcol e sondate le loro valutazioni e le probabili conseguenze di un ipotetico inasprimento delle stesse mediante nuove leggi, in particolare sull’età minima per bere, i luoghi, gli orari, i prezzi.
I risultati offrono numerosi e importanti spunti di riflessione per educatori, operatori sociosanitari e soprattutto decisori politici, su tema ampliamente dibattuto nell’arena pubblica:
COME LIMITARE I DANNI ALCOLCORRELATI, IN PARTICOLARE TRA I GIOVANI?
Secondo gli stessi interessati non di certo introducendo nuovi e più severi divieti, visto che già quelli vigenti sono ampiamente disattesi, soprattutto da chi dovrebbe farli rispettare. A fronte di questa constatazione e consapevoli delle responsabilità degli adulti, gli intervistati evidenziano come ulteriori provvedimenti normativi – sulla scia di quelli adottati a macchia di leopardo a livello comunale – potrebbero avere addirittura un effetto boomerang, con una ulteriore perdita di fiducia dei giovani stessi nei confronti delle istituzioni. Meglio dunque puntare su interventi di sensibilizzazione e prevenzione.